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Liquidi Penetranti

Tra le più diffuse e sicuramente note tecniche di controllo non distruttivo è quella dei LIQUIDI PENETRANTI. Tale metodo consente agli operatori di rilevare difetti superficiali affioranti, non percepibili ad occhio nudo. Essa si basa sul principio fisico che sfrutta la proprietà che possiedono alcuni liquidi di penetrare per capillarità nei punti come cavità o cricche superficiali anche piuttosto piccole.

Prima di effettuare il controllo è necessario rimuovere ogni più piccola traccia di sporco o impurità (oli,grasso) dalla superfice da sottoporre al test. Tale pulizia viene eseguita con un prodotto specifico ( Cleaner) a base di agenti sgrassanti (fig.1). 

Le proprietà dei Liquidi impiegati e quella di possedere una bassissima tensione superficiale ed una buona bagnabilità formando uno strato omogeneo su tutta la superficie di applicazione del prodotto; tale proprietà si presta perfettamente allo scopo del controllo poiché ogni piccola crepa o difetto verrà riempito in tutta la sua totalità.

Il processo appena descritto viene eseguito mediante un liquido colorato rosso o fluorescente. L’applicazione viene mantenuta per un certo lasso di tempo per consentire al liquido di raggiungere ogni piccola crepa o cavità (fig.2).

 

 

Il processo seguente prevede la rimozione dell’eccesso del penetrante mediante il lavaggio delle superfici esposte utilizzando un getto d’acqua corrente fredda. L’acqua non sarà in grado di raggiungere le eventuali cavità, cricche o difetti in genere, poiché la stessa possiede un elevata tensione superficiale che gli impedisce di asportare ciò che del penetrante è entrato nei difetti (fig.3).

 

 

 

La superficie una volta lavata ed asciugata verrà sottoposta al trattamento finale mediante applicazione di un rivelatore in grado di far emergere il penetrante, insinuatosi nei difetti, evidenziandone cosi l’area in cui l’anomalia risiede. Nel caso di fluorescenti saranno rilevabili con apposite lampade a luce fredda ( Lampada di Wood) in un ambiente appositamente oscurato.
Anche per questa fase  esistono dei tempi tecnici che permettano al rilevatore id estrarre tutto il penetrante (fig.4-5).  

    

 

Questo metodo non trova applicabilità in tutti quei materiali che per loro caratteristica risultino porosi o con geometrie complesse.
Risulta evidente che le eventualità descritte possano fornire false indicazione prettamente legate alle loro caratteristiche o peculiarità tali da indurre all’errore di valutazione, pertanto nel caso specifico,  verranno adottate altre metodologie di controllo sicuramente più idonee allo scopo.